Quaderno a quadretti - filastrocche ortografiche

 

Filastrocche sull'ortografia

La poesia del c'è

Prova un po' a dir con me

la poesia con tanti c'è.

Nella casa c'è la mamma,

nel camino c'è la fiamma,

c'è la rosa nel rosaio,

c'è la chioccia nel pollaio,

c'è la pecora nel prato.

Steso al sole c'è il bucato,

nel paniere c'è il gattino,

e c'è in gabbia il canarino,

c'è un bambino nella culla

c'è al balcone una fanciulla;

c'è la luna su nel cielo

c'è una nube che fa velo,

lì c'è questo, là c'è quello,

c'è del brutto, c'è del bello.

Prova un po' a dir con me

tante volte: c'è, c'è, c'è.

 

Il serpentello di paglia

Conosco un serpentello di paglia

tutto vestito di calzamaglia.

In un campo di trifoglio è andato

ma senza dubbio ha sbagliato.

Ha incontrato due conigli

che volevano dargli dei consigli:

- Non strappare fogli e foglie,

non bruciare mai la paglia,

agli uccelli dai il miglio

e stai attento a chi ti piglia.

 

I due pancioni

Una volta c'era un P

che parlava con un B

Che fatica che mi tocca fare

con questa pancia da trasportare!

- E io che che l'ho doppia?

Fra poco il cuore mi scoppia!

Un N che era stato ad ascoltare

disse - Forse vi posso aiutare!

Prima provò con il B

poi provò con un P.

Spingeva, spingeva, spingeva

ma proprio non ce la faceva.

Così li dovette lasciare.

- Ma - disse - vi voglio mandare

un amico che sta con me:

lui di gambe ne ha tre!

M arrivò piano piano

e li prese per la mano.

E, senza più lamenti,

vissero tutti felici e contenti.

 

L' apostrofo

Un dì l'ochetta un bel libro sfogliò

e due vocali vicine trovò.

- Sono in principio e in fine di parola

- disse l'ochetta - basterà una sola!

Sai cosa faccio? Una me la becco:

mi mangerò la prima, questa, ecco!

Nel dir così, gluc...se l'ingoiò

e al suo posto una piuma lasciò.

 

 Se c'è

Se c'è una lettera, c'è il francobollo.

Se c'è una testa, sotto c'è il collo.

Se c'è una cuoca, c'è pur la padella,

e se c'è un nido, c'è la rondinella.

Se c' è la discesa, c'è la salita.

Se c'è la mano, ci sono le dita.

Se c'è un tetto, c'è sopra un camino.

Se c'è una nonna, c'è il suo nipotino.

Se c'è un pianto la lacrima c'è,

ma se poi ridi, s'asciuga da sè. 

 

Uno strano sogno

In sogno

ho visto un ragno

con una zampa di legno

che diceva con sdegno

a un suo vecchio compagno:

- Dovrei tuffarmi in uno stagno?

Sei matto, mi bagno!