Filastrocche e poesie su personaggi
Lo spaventapasseri C'era un uomo di paglia in un campo di grano che passava i suoi giorni a guardare lontano. e si diceva sempre: << non capisco perchè gli uccelli vanno ovunque tranne che vicino a me. Mi piacerebbe molto essere come loro fare voli, cantare fare il loro lavoro>>. Il vento lo sentì e, per farlo contento lo portò fra gli uccelli in un solo momento; ma quando li raggiunse quelli andarono lontano e si fermarono solo giù, nel campo di grano. L'uomo di paglia allora si rivolse ancora al vento e aveva nella voce un profondo sgomento. Così il vento sorrise e, sussurrando piano, gli spiegava il motivo di quel fatto così strano e, sussurrando piano, gli suggerì per soluzione di cambiare la vita diventando aquilone. Giuseppe Pontremoli
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Il vestito di Arlecchino Per fare un vestito ad Arlecchino ci mise una toppa Meneghino, ne mise un'altra Pulcinella, una Gianduia, una Brighella. Pantalone, vecchio pitocco, ci mise uno strappo sul ginocchio. Stenterello, largo di mano, qualche macchia di vino toscano. Colombina che lo cucì fece un vestito stretto così. Arlecchino lo mise lo stesso ma ci stava un pochino perplesso. Disse allora Balanzone, bolognese e dottorone: << Ti assicuro e te lo giuro che ti andrà bene il mese venturo se osserverai la mia ricetta: un giorno digiuno e l'altro bolletta>>. Gianni Rodari |
Il fantoccio di neve Stamattina è nevicato ed i bimbi han fabbricato un bellissimo fantoccio basso, tondo, un po' grassoccio. Ha per occhi due bottoni e di stoppa i bassettoni, e sul capo tondo tondo, quasi come un mappamondo, un cappello con le piume che somiglia a un paralume. Gli hanno messo sulle spalle una sciarpa a righe gialle tra le braccia gli han piantato un rametto scortecciato. E' davvero molto bello quel fantoccio grassottello, ma i fantocci, ahi ahi, di neve, hanno vita molto breve. Esce il sole, tutto abbaglia, il fantoccio ora si squaglia. Restan solo due bottoni e di stoppa i bassettoni, un cappello con le piume che somiglia a un paralume, una sciarpa e un ramoscello d'un fantoccio tanto bello.
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Alla Befana
che tu riempi la calza di lana, che tutti i bimbi, se stanno buoni, da te ricevono ricchi doni. Io buono sono sempre stato ma un dono mai me l'hai portato. Anche quest'anno nel calendario tu passi proprio in perfetto orario, ma ho paura, poveretto, che tu viaggi in treno diretto: un treno che salta tante stazioni dove ci sono bimbi buoni. Io questa lettera ti ho mandato per farti prendere l'accelerato! O cara Befana, prendi un trenino che fermi a casa d'ogni bambino, che fermi alle case dei poveretti
con tanti doni e tanti confetti. G.Rodari
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Nonna Teresa
Questo è il libro di nonna Teresa, volta la pagina.. |
La bottega incantata Hanno aperto una bottega una Fata, un Mago e una Strega, Vendono zucchero salato, un pesce che nuota sul prato, ochette intelligenti, coccodrilli senza denti, un topino acchiappagatti, una lumaca che corre a scatti, una lepre che va piano piano, un millepiedi con una mano, una formica che canta su un pino e una cicala che porta un granino. Se è così matta quella bottega di chi la colpa? Ma della Strrga! L.Martini
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Teresa, Teresina Teresa, Teresina fammi cuocere una gallina; la gallina è presto cotta fammi cuocere una pagnotta; la pagnotta non è buona fammi cuocere la padrona; la padrona non è contenta fammi cuocere la polenta; la polenta se n'è andata fammi cuocere la frittata. Anche l'uovo se n'è scappato: e io son qua che non ho mangiato. |
L'omino del sonno C'è un omino piccino piccino che va in giro soltanto la sera e cammina pianino pianino con in mano una lampada nera. E' l'omino che invita a dormire e che nel suo lungo cammino, senza farsi vedere o sentire porta il sonno per ogni bambino
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