Frattali e geometria
I frattali, con le loro forme misteriose e i loro splendidi colori, suscitano la nostra meraviglia e ci affascinano per la loro bellezza. Ma che cosa sono è in realtà i frattali?
La definizione più semplice e intuitiva li descrive come figure
geometriche caratterizzate dal ripetersi all'infinito di uno stesso
motivo, su scala sempre più ridotta. Ciò significa che, ingrandendo la figura,
si otterranno forme ricorrenti e ad ogni ingrandimento essa rivelerà nuovi
dettagli.
Contrariamente a qualsiasi altro oggetto geometrico, un
frattale, invece di perdere i dettagli quando viene ingrandito, si arricchisce
di nuovi particolari, nuove forme prima invisibili solo perchè troppo piccole.
In molti frattali questi particolari, che si vanno man
mano scoprendo, assomigliano alla figura nella sua totalità (autosimilarità
o autosomiglianza : una parte dell'oggetto è simile al
tutto).
In geometria gli oggetti che sono autosimili vengono definiti
frattali e possono essere costruiti seguendo precise regole di tipo
matematico.
La geometria frattale è di recente concezione,i primi studi
sono quelli di G. Julia all’inizio del secolo scorso.
Solo con l’avvento dei calcolatori, che hanno offerto la
necessaria potenza di calcolo, si è potuti giungere alle affascinanti
immagini generate dalle formule.
Negli anni ottanta, si è sviluppata una branca della geometria
frattale che studia i cosiddetti frattali biomorfi, cioè simili ad oggetti
presenti in natura.
Uno dei frattali biomorfi più riuscito è la foglia di felce, i
cui dettagli riproducono sempre la stessa figura.
In
matematica, l'atteggiamemto corrente è quello di considerare frattale un
insieme (F) che abbia proprietà simili alle
quattro elencate:
1) Autosimilarità: F è unione di un numero di parti che, ingrandite di un certo fattore, riproducono tutto F; in altri termini F è unione di copie di se stesso a scale differenti. 2) Struttura fine: F rivela dettagli ad ogni ingrandimento.
3) Irregolarità: F non si può descrivere come
luogo di punti che soddisfano semplici condizioni geometriche o analitiche.
4) Dimensioni di autosimilarità > della dimensione
topologica: anche se i frattali possano essere rappresentati in uno
spazio convenzionale a due o tre dimensioni, la loro dimensione non è intera
(dal latino fractus). In effetti la lunghezza di un frattale
"piano" non può essere misurata definitamene, ma dipende strettamente dal
numero di iterazioni al quale si sottopone la figura iniziale.
Gli insiemi di Mandelbrot
e di Julia costituiscono le due principali famiglie di frattali che possono venire
rappresentati, sulla base delle regole scoperte dai due matematici Mandelbrot e
Julia.
".....Perchè la geometria viene spesso definita fredda e arida? Uno dei
motivi è la sua incapacità di descrivere la forma di una nuvola, di una
montagna, di una linea costiera, di un albero. Osservando la natura vediamo
che le montagne non sono dei coni, le nuvole non sono delle sfere, le coste
non sono cerchi, ma sono degli oggetti geometricamente molto complessi...."
Benoit Mandelbrot " Gli oggetti frattali"
La simmetria nei frattali (per una visione a schermo intero tasto F 11)
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