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•Accumulo eccessivo o persistente formazione di schiuma: la presenza di questa
sull’acqua può essere causata da contaminanti diversi (saponi, detergenti, alcali), ma
la causa più comune è la presenza dei tensioattivi. La sostituzione dei tensioattivi
anionici non biodegradabili a catena alchilica ramificata (tensioattivi duri) con quelli
biodegradabili a catena alchilica lineare (tensioattivi molli) avrebbe dovuto ridurre a
modo drastico questo fenomeno. Il suo persistere è da attribuirsi allo scarico di
acque parzialmente o completamente non trattate e all’uso, in alcune industrie, di
detergenti non-ionici (che sono generalmente duri). Inoltre la presenza simultanea
di tensioattivi ionici e non ionici può avere un effetto sinergico, provocando la
formazione di schiume che ciascun tensioattivo da solo non produrrebbe.
•Se sono presenti contemporaneamente prodotti detergenti e oli e grassi, i primi
fanno da veicolo per la trasmissione dei secondi con un effetto ritardante dei
processi di autodepurazione.
•Accumulo di rifiuti, e di scorie superficiali visibile e di banchi di vegetali:
l’inquinamento connesso all’accumulo di detriti, contenitori di plastica, oggetti da
gettare dopo l’uso, carte ecc. ha non solo un effetto chimico notevole ma anche un
riguardevole effetto visivo.
•Crescita di "funghi" sul fondo di un corso d’acqua: sul letto di corsi d’acqua che
ricevono scarichi industriali di sostanze vegetali si può avere una crescita molto
estesa di un batterio filamentoso, lo Sphaerotilus natans con copertura anche
dell’intero letto e distruzione della normale fauna
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