"L'ultimo dei Mohicani"

di J. Fenimore Cooper

                     

La vicenda, ambientata nella colonia di New York durante la guerra franco-indiana, racconta le storie diverse di un cacciatore bianco, Natty Bumpoo soprannominato “Lungo Fucile” od “Occhio di Falco”, che ha rinnegato la civiltà per vivere a contatto con la natura e dei suoi compagni, gli ultimi due indiani superstiti di una razza tra le più antiche e rispettate, i Mohicani; essi si troveranno a dover aiutare le due figlie del generale inglese Munro, rapite dal comune nemico Magua, capo della tribù degli Irocchesi, alleati dei francesi, e nemico personale sia di Munro che di Occhio di Falco e dei suoi amici indiani Cinghachgook e suo figlio Uncas.
La storia ha come sfondo la guerra, ritratta in tutta la sua violenza, sia in frequenti battaglie tra i due grandi eserciti europei che in guerriglie e piccoli scontri tra gli indiani schierati dalle parti opposte. Alla fine la vittoria si deciderà con una tipica “guerra indiana” tra le due tribù dei Mohicani e degli Irocchesi, che finirà con la morte del giovane Uncas, appunto l’ultimo dei Mohicani e di una delle due figlie di Munro. Il libro si chiude con il mesto presagio del capo più anziano dei Mohicani, che sente avvicinarsi la fine del suo popolo.
                                         

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