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•Se il bilancio è deficitario, nuovo ossigeno passa dall’aria alla fase acquosa. La

              velocità di riossigenazione del corpo idrico è condizionata dai fattori chimico-fisici
              che regolano il suddetto trasferimento. Il processo di depauperamento del
              contenuto di ossigeno disciolto è accelerato dalla presenza di sedimenti organici

              che, decomponendosi, esercitano localmente una forte domanda di ossigeno. La
              presenza di tensioattivi o di film oleosi accelera il processo perché diminuisce la

              velocità di assorbimento dell’ossigeno dall’atmosfera; anche la presenza di
              ammoniaca comporta una domanda di ossigeno addizionale per l’ossidazione
              batterica a nitrati. Infine, se la temperatura dell’acqua viene artificialmente

              aumentata, la situazione si aggrava ulteriormente perché la velocità di tutti i
              processi elencati aumenta all’aumentare della temperatura. Al variare delle

              condizioni di ossigenazione corrisponde una variazione delle specie presenti fino a
              giungere alla scomparsa della vita animale (per effetto mortale diretto o per
              migrazioni) e della vita vegetale caratteristiche di un corso d’acqua naturale.

              •Aggiunta di sostanze nutritive delle piante (nitrati e fosfati) che danno il
              fenomeno della eutrofizzazione. L’apporto di questi sali provoca una crescita

              anormale di fitoplancton e di alghe filamentose; tale sviluppo eccessivo riduce la
              trasmissione della luce e, quindi, la produzione e la disponibilità di alimenti per i
              pesci. L’aumento di fotosintesi e di respirazione delle piante nell’acqua genera,

              inoltre, variazione giornaliere nel contenuto di ossigeno disciolto. Altri effetti
              collegati sono l’aumento di depositi organici sul fondo (che ancora aumenta la

              domanda di ossigeno) e la crescita di alghe infestanti, alcune delle quali possono
              produrre composti chimici altamente tossici per i pesci.



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